La Juventus è il caleidoscopio dei suoi assi e delle sue conquiste, i presidenti e gli allenatori, le donne e gli uomini che, giorno dopo giorno, lavorano per costruirne i trionfi. Il colletto aveva i bordini verde, bianco e una rosso con la particolarità della forma che ricordava una stella, presentata come auspicio per l’Italia di conquistare sul campo la quinta stella da cucirsi sul petto. Ho l’onore e il privilegio di esserne il Capitano dall’inizio dell’avventura femminile, alzare trofei è il nostro unico obiettivo, seguendo e mettendo in campo sempre i tre valori cardine elencati. Vorrei che fosse chiara una cosa: noi calciatori siamo legati al nostro mestiere, che è poi la nostra vita. La Juventus non è soltanto una squadra di calcio, ma un modo di intendere la vita. La mia Juventus. I migliori anni della nostra vita. Gli ottimi risultati sportivi raggiunti dal Perugia con quella casacca, i migliori della storia dei grifoni, hanno fatto sì che questa uniforme di fine anni 1970 rimanesse nell’immaginario collettivo dei tifosi perugini, tanto che nei decenni successivi è stata spesso riproposta come maglia-speciale in occasione di importanti sfide e celebrazioni.
Stabilizzatosi in Serie B a cavallo degli anni 1960 e 1970, fu nel campionato 1974-1975 che avvenne la vera e propria svolta nella storia del Perugia. La Ternana viene inserita nel girone B della Serie C, ma la squadra inizia il campionato con un certo ritardo, in virtù di un ricorso inoltrato dal club per essere ripescato in Serie B; questo viene rigettato sicché, dopo un promettente inizio, la squadra cala sensibilmente di rendimento fino a terminare il torneo all’undicesimo posto. Per il sentimento, prego rivolgersi altrove. La Juventus era un ambiente totalmente nuovo per me. In questa stagione Teofilo Sanson cede la società alla Zanussi di Pordenone e il nuovo presidente del club diventa Lamberto Mazza. Tifare per la Juve è diventato difficile, quasi impossibile. Vista dal di fuori la faccenda è anche buffa, il tifoso bianconero – per sfuggire agli sfottò – dovrebbe andare in giro travestito, nascondersi, non pronunciarsi.
La Juventus non è solo una squadra che vince tantissimo, è anche un movimento di pensiero, trasversale a tutte le classi sociali. La Juventus ha 10 milioni di amici su Facebook. Ancora sono nel giornalismo, e ci mancherebbe altro, ma quando posso invito amici a casa mia e seduto alla tastiera ripropongo loro le mie canzoni o grandi successi di altri cantanti. Antonello Pirotto, Le grandi sfide biancoblù. Questa è una mentalità mafiosa per arrivare a qualcosa non attraverso la strada normale ma attraverso scorciatoie. C’è qualcosa di paradossale su questa ironica o furiosa reazione: c’è sempre stata, ora ha raggiunto un diapason. Ne esistono comunque molte varianti, le quali ora includono ora escludono alcuni dettagli (si pensi ai gigli, alla forma delle torri o alla posa dell’agnello). Tanti campioni se ne sono andati e ora capisco perché. Perché sarà una maledizione? La maledizione di essere juventini. La Juventus non deve temere nessuno, devono essere gli avversari a temerla. Non si tratta di un furto, vogliono vincere comunque senza fare gli sportivi. Si tratta della casacca away firmata adidas, sulla quale campeggia lo sponsor Emirates. Non ci possono essere compromessi quando si tratta di materiali, facilità di usura e durata.
Ho imparato ad essere esigente con me stesso e come affrontare e superare le difficoltà. Causa difficoltà organizzative e finanziarie, la dirigenza decise di non partecipare al torneo 1935-1936; l’anno successivo – anche su pressione del Direttorio della Venezia Giulia – il club, nel frattempo resosi indipendente dall’O.N.D., poté iscriversi al campionato, giungendo al 3º posto del proprio girone. Con il XVI secolo, inoltre, i problemi per Gattinara arrivano anche dall’esterno: pestilenze, eserciti di passaggio, assedi e saccheggi, nel quadro delle guerre gallo-ispaniche, dalle quali il borgo esce malconcio, mutilato delle sue fortificazioni e fortemente depauperato a livello demografico. La Juventus per me credo che rappresenti un punto fermo. La Juventus è il cuore dei suoi milioni di tifosi, sparsi in Italia e nel mondo. Lo impone il nome, il peso della maglia bianconera non ha eguali nel mondo. Le immagini della sua esultanza allo Stadio Santiago Bernabéu di Madrid per la vittoria ai Campionati del mondo di Calcio del 1982 (dopo il terzo gol disse «non ci prendono più» vicino a un impassibile re Juan Carlos) sono entrate nella memoria collettiva degli italiani assieme all’esclamazione del telecronista RAI Nando Martellini: «Campioni del mondo! La Juventus ha significato per me cose grandiose, che mi pare persino di non poter mettere sulla carta.
Di più su maglia lazio 2025-26 sulla nostra home page.