1930 – Il campionato non fu disputato per concomitanza con i mondiali di calcio disputati in Uruguay. Le altre Guest star, il simpatico Capitan Ventosa, diventato per l’occasione Ammiraglio Ventosa, come tutti gli altri sul palco, dai musicisti, all’imitatore Claudio Lauretta, alla banda diretta da Maria Teresa Isetti e Ferdinando Possi, la presidente dell’Abe Luciana Corapi. Potenza, il presidente Caiata dice addio: “Lascio la presidenza a Michele Falasca e il mio pacchetto azionario”, su Tutto Avellino. Dopo alcuni contatti con diverse cordate, finalmente il 29 aprile, l’imprenditore veronese ed ex presidente della Sambonifacese, Michele Lodi firma per l’acquisto del 70% delle quote societarie e diventa il maggior azionista della società, nonché presidente. Nel corso dei decenni il vivaio biancoceleste ha da sempre cresciuto numerosi giocatori che hanno contribuito notevolmente all’accrescimento tecnico della prima squadra, dai primi anni di attività del club fino a oggi: negli anni settanta la Lazio è formata da elementi usciti dalle squadre giovanili (da D’Amico a Giordano, fino a Manfredonia, Agostinelli e Tassotti), e negli anni ottanta il vivaio laziale ha formato giocatori come Paolo Di Canio e Valerio Fiori, fino ad arrivare alla metà degli anni novanta, quando dalla formazione Primavera sono arrivati in prima squadra Marco Di Vaio, Flavio Roma ma soprattutto Alessandro Nesta, divenuto uno dei simboli della società romana nonché il capitano biancoceleste più vincente della storia.
Il 10 marzo si è invece svolta una partita tra il Cosenza e il Clandestino FC, una formazione composta da migranti cosentini, nell’ambito della manifestazione «Fiera Inmensa». Andrade fu un punto di riferimento della Nazionale Uruguaiana degli anni venti-trenta, con la quale disputò 31 partite, trascinandola alle medaglie d’oro olimpiche del 1924 e del 1928, alla vittoria del primo campionato del mondo del 1930 giocato in Uruguay, ed a tre titoli sudamericani, nel 1923, 1924 e 1926. Sorprese tutti gli addetti ai lavori al Mondiale del 1930, manifestazione in cui è ritenuto che fu il miglior giocatore del torneo. 1926 – 4° nel Campeonato Provisorio. 1907 – 4° in Primera División Uruguaya. 1909 – 4° in Primera División Uruguaya. 1913 – 2° in Primera División Uruguaya. 1951 – 2° in Primera División Uruguaya. 1935 – 2° in Primera División Uruguaya. 1949 – 2° in Primera División Uruguaya. 1962 – 2° in Primera División Uruguaya. 1959 – 2° in Primera División Uruguaya. 1936 – 2° in Primera División Uruguaya. 1921 – 2° in Primera División Uruguaya. 1929 – 2° in Primera División Uruguaya. 1958 – 2° in Primera División Uruguaya. 1911 – 5° in Primera División Uruguaya.
1938 – 2° in Primera División Uruguaya. 1945 – 2° in Primera División Uruguaya. 1960 – 3° in Primera División Uruguaya. 1908 – 3° in Primera División Uruguaya. 1927 – 3° in Primera División Uruguaya. 1937 – 2° in Primera División Uruguaya. 1944 – 2° in Primera División Uruguaya. 1905 – 2° in Primera División Uruguaya. 1954 – 2° in Primera División Uruguaya. 1928 – 3° in Primera División Uruguaya. 1914 – 3° in Primera División Uruguaya. 1910 – 3° in Primera División Uruguaya. 1932 – 3° in Primera División Uruguaya. Anche la seconda maglia, che è bianca, presenta anche un richiamo alla Tour Eiffel: sia in casa che in trasferta, il monumento seguirà i giocatori ovunque vadano. Oggi, come ogni anno, per me è un giorno triste ma al tempo stesso sono orgoglioso di aver incontrato sulla mia strada due giocatori come Piermario Morosini e Davide Astori che mi hanno trasmesso dei valori sportivi ed umani che nemmeno questo passare inesorabile del tempo potrà mai cancellare. Si classifica 5º e nella doppia semifinale play-off incontra il Brescia per continuare a lottare per il ritorno nella massima serie. Serie A and Liga were apparently less impacted.
Patrick Hazard, David Gould, Three Confrontations and a Coda: Juventus of Turin and Italy, p. Essendo stato innalzato a Modugno l’albero della libertà (che era il simbolo giacobino della Repubblica Napoletana), il paese fu attaccato dalle truppe dell’esercito sanfedista rinforzato dagli abitanti di Carbonara di Bari e di Ceglie del Campo (che erano fedeli al re Ferdinando IV e quindi filoborbonici). Da tutto ciò, tuttavia, è stato stimato un possibile ricavo (dalla vendita di maglie e gadget di questa marca) di circa 1 miliardo e mezzo di sterline. Frosinone alla FIGC, il logo fu utilizzato anche sulle maglie nella stagione 1945-1946. Si trattava di uno scudo di tipo francese antico nel quale campeggiava il leone rampante delineato con filo blu su sfondo giallo. Nella stagione 2016-2017 i grigi, allenati da Piero Braglia, stabilirono il record di punti nella prima parte di campionato (47), diventando anche la prima squadra capace di rimanere imbattuta nel girone d’andata.
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