Abbiamo anche maglie da calcio vintage nelle taglie per bambini per i più piccoli appassionati di calcio! Le maglie da calcio replica sono la scelta ideale per chi vuole imbracciare la maglia dei propri eroi senza spendere una fortuna. Dalle maglie agli album di calcio, dal basket al baseball. Il risultato fu deciso dalle triplette di Finn Laudrup, Ulrik Le Fèvre e Kresten Bjerre, mentre sul fronte islandese, in assenza di Ellert Schram e Þórólfur Beck, i giocatori con più presenze in nazionale (rispettivamente 11 e 9), il giovane difensore Guðni Kjartansson mise a referto la sua seconda presenza. Nella rosa figuravano il difensore dell’IBK Keflavik Guðni Kjartansson, quello del Fram Jóhannes Atlason e il centrocampista del Fram Ásgeir Elíasson, accompagnati dal centrocampista dell’ÍA Eyleifur Hafsteinsson e dall’attaccante dell’ÍA Matthías Hallgrímsson, oltre a due giocatori del Valur, Jóhannes Eðvaldsson e Ingi Björn Albertsson, figlio di Albert Guðmundsson. Il 24 luglio dello stesso anno Guðmundsson divenne il primo marcatore nella storia della sua nazionale, realizzando una doppietta nella partita persa per 2-4 contro la Norvegia. Sempre nel 1947 Albert Guðmundsson divenne il primo calciatore islandese a giocare a calcio a livello professionistico, dopo aver firmato per il Nancy.
I giapponesi vinsero per 2-0 grazie alla doppietta di Ryuichi Sugiyama, suscitando sgomento nella stampa islandese. Nei quarti di finale i rossoneri vengono eliminati dalla Roma, futura vincitrice dell’edizione, che incamera la qualificazione già all’andata grazie al netto 4-0 imposto a San Siro ai padroni di casa, con questi ultimi che poi non vanno al di là del 2-2 nel retour match all’Olimpico. Quattro anni più tardi, all’europeo giocato in casa, gli spagnoli si laurearono campioni d’Europa, battendo per 2-1 in finale proprio l’Unione Sovietica allo stadio Santiago Bernabéu di Madrid. Con quattro sconfitte i nordici retrocedono nella Lega B, ma vengono poi riammessi in Lega A per allargamento dei quadri. Il primo campo di gioco è il “Vesuvio» (o Vasca del Carmine) attuale Villa Comunale “Papa Giovanni Paolo II”. I calciatori dopo essersi spogliati in una casa del Corso Umberto I, attraversavano, in calzoncini e maglietta, il Corso Vittorio Emanuele, poi superavano la chiesa del Carmine per recarsi al campo sportivo; essi erano seguiti da un folto gruppo di tifosi e ragazzini festanti; erano undici giovanotti di diverse condizioni sociali: studenti, operai, artigiani, contadini, che davano il meglio di se stessi in campo battendosi per il loro pubblico e per la loro città. Ecco i loro nomi: Mario Romano (portiere), Santino Beltrami (ala sinistra), Salvatore Terracciano (mezzala destra), Guercia, Aniello Coppola, F. Sodano, Marzano, Aievoli, Panico. Iasevoli, Cozzolino, L. Ricci, Francesco Caiazzo. Nella Vasca del Carmine, inoltre, si svolgeva il “Sabato fascista”, stabilito con RD del 20-giu-1935, cioè la giornata dedicata alle attività sportive, politiche e paramilitari. Nella stagione 1929/30 la squadra, trasformatosi in Gruppo Sportivo Fascista Pomiglianese, disputa il suo primo torneo ufficiale: partecipa al campionato di 1ª Categoria della sezione ULIC di Nola. Stagione disastrosa con tutte sconfitte. L’anno dopo (1930/31), con l’arrivo dell’allenatore-calciatore Raffaele Avella proveniente dal Nola, cambia la mentalità della squadra e si ha una stagione vincente: si conquista il campionato di 1ª Categoria ULIC della sezione di Nola mettendo in riga le squadre della stagione precedente (Vigor San Paolo Belsito, Mariglianese, Viscianese e Savianese). Questo l’undici storico vincente della stagione 1930/31: Sirignano; Petillo, Cappelluccio; Marzano, Barone, Santaniello; Romano, Avella, Ciro Napolitano (soprannominato dai tifosi «Ciritiello»), Beltrami, Aievoli. Le attività sportive proseguono durante tutto il periodo fascista, il campionato di appartenenza resterà quello ULICIANO della sezione di Nola di 1ª Categoria fino al 1935, anno in cui cambierà il nome in PROPAGANDA. Verso la fine degli anni ’30 il presidente è Andrea Caiazzo mentre l’allenatore è il Maresciallo Giuseppe Martelli, che porterà a giocare a Pomigliano alcuni militari che sono in servizio nel porto di Napoli. La formazione è: Calamai; Corbatto, Bertone; Previtera, Staffieri, Mingucci; Masperi, Di Pinto, Villa, De Caprio, Napolitano. Nella stagione 1940/41 (Presidente: Andrea Caiazzo; Allenatore: Giuseppe Martelli) la svolta: nuova denominazione in Associazione Calcio Pomigliano e vittoria di campionato a scapito del Giugliano. Il successo della 1ª Categoria della sezione di Nola permette al club grigio-granata, i colori sociali dell’epoca, di salire nella IIª Divisione Campania della FIGC. Dal 1941/42 l’A.C. Pomigliano giocherà le sue partite nel nuovo campo sportivo dell’Alfa Romeo (che nel 1945 prenderà la denominazione di “Ugo Gobbato” in onore del D.G. dell’Alfa Romeo ucciso a Milano a colpi di arma da fuoco il 28 Aprile 1945), in viale ex-Impero, che, oltre alla tribuna coperta e alla rete che delimitava il terreno di gioco (dimensioni 115 x 90), aveva un muro di cinta sul quale si arrampicavano i portoghesi, altri riuscivano a salire sui rami degli alberi circostanti il campo o sui trampolini della vicina piscina (Polisportiva «A.
Le qualificazioni al campionato d’Europa 2024 vedono l’Islanda subire ben 3 sconfitte nelle prime 4 partite. Nella UEFA Nations League 2022-2023 l’Islanda si piazza seconda nel girone di Lega B vinto da Israele, con 4 pareggi in 4 partite. Nelle qualificazioni al campionato europeo 2020 l’Islanda si piazza terza nel girone dietro a Francia e Turchia, così, pur non riuscendo a ottenere l’accesso diretto alla fase finale del torneo, si qualifica agli spareggi della Lega A. Dopo aver vinto 2-1 contro la Romania, viene sconfitta in finale dall’Ungheria in modo rocambolesco, subendo due gol nei minuti finali di partita e soccombendo con il medesimo risultato della partita con i rumeni (1-2); i magiari accedono così alla fase a gironi ed eliminano gli islandesi. La partita contro gli inglesi fu la quindicesima per la selezione islandese, dopo dieci anni di esistenza. Presenti rispettivamente dal 1953 e dal 1947, avevano svolto ruoli chiave nella storia della selezione islandese, sito magliette calcio risultando i due giocatori con più presenze (rispettivamente 25 e 33) in nazionale sino a quel momento. Con sole due vittorie a referto dal 1965 (contro Bermuda e Norvegia) e nonostante un forte aumento del numero di partite giocate ogni anno, l’Islanda offrì una prestazione onorevole contro la Francia di Gaston Barreau, nella quale spiccava Pierre Mankowski.
Le seguenti top ten si riferiscono a tutte le partite giocate dai singoli, con la maglia della Ternana, in tutte le competizioni ufficiali. Non qualificatasi alla prima edizione del campionato europeo, nel 1960 l’Islanda giocò solo partite amichevoli, tutte perse ad eccezione della vittoria per 4-3 contro i dilettanti dei Paesi Bassi. Promossa in Serie B. Vince le finali laureandosi campione di Prima Divisione (1º titolo). 1933-34 – 1ª nel girone A della Prima Divisione. Nel 1951 l’Úrvalsdeild, la massima divisione calcistica islandese, incoronò per la prima volta campione un club di una città diversa da Reykjavik, l’ÍA. Dall’indipendenza dell’Islanda dalla Danimarca, proclamata il 17 giugno 1944, il calcio nazionale trasse subito vantaggio, poiché la prima partita ufficiale della selezione islandese ebbe luogo il 17 luglio 1946: al Melavöllur di Reykjavík gli islandesi furono sconfitti dalla Danimarca per 3-0. In quella circostanza la nazionale islandese schierò: Hermannsson; Gíslason, K. Guðmundsson, Brynjólfsson, Ólafsson, Óskarsson; Jónasson, A. Guðmundsson; Einarsson, Helgason, Sölvason. Ci sarebbero voluti quasi cinquant’anni e una partita del campionato nordico del 2000 per vedere un’altra vittoria dell’Islanda sulla Svezia.